Il corso di laurea in Psicoeconomia fornisce quelle competenze necessarie a presidiare la zona d’incrocio tra psicologia ed economia, sempre più richieste a professionisti e manager, soprattutto nel settore bancario, finanziario, assicurativo e nel marketing. È un corso di laurea ad alta percentuale di innovazione, per cui il rapporto tra teoria, applicazione, ricerca, simulazione e validazione di modelli rappresenta un unicum didattico, non sezionabile.
Indispensabili le conoscenze di base della scienza economica e di quella psicologica ma è sul rapporto tra le due che si giocheranno le attività didattiche in aula e sul terreno, la progettazione dei tirocini e il loro monitoraggio, lo studio dei casi e anche la prova finale che dovrà dimostrare da parte dello studente una buona capacità di sintesi e di creatività interpretativa dell’economia di oggi.
L’oggetto del corso – rapporto tra economia e psicologia – è di per sé un vastissimo terreno di ricerca, sia sul versante economico che su quello psicologico e riguarda alcuni dei cambiamenti più radicali del mondo di oggi: il rapporto uomo-mondo, la nuova piramide dei bisogni, la resistenza di certe culture ad acquisire il modello economico dominante, la compenetrazione tra ricchezza e povertà, la crescita dell’incertezza, la funzione del capitale intellettuale rispetto al capitale finanziario e a quello produttivo.