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Psicoeconomia

Corsi di Laurea Triennale

LAUREA TRIENNALE IN PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) - Classe di Laurea 28

Il corso di laurea in Psicoeconomia intende fornire allo studente le competenze necessarie per analizzare le problematiche delle aziende o dei mercati, tenendo conto delle componenti psicologiche, sociologiche e culturali dei comportamenti umani nei vari contesti lavorativi.

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso di laurea in Psicoeconomia fornisce quelle competenze necessarie a presidiare la zona d’incrocio tra psicologia ed economia, sempre più richieste a professionisti e manager, soprattutto nel settore bancario, finanziario, assicurativo e nel marketing. È un corso di laurea ad alta percentuale di innovazione, per cui il rapporto tra teoria, applicazione, ricerca, simulazione e validazione di modelli rappresenta un unicum didattico, non sezionabile.

Indispensabili le conoscenze di base della scienza economica e di quella psicologica ma è sul rapporto tra le due che si giocheranno le attività didattiche in aula e sul terreno, la progettazione dei tirocini e il loro monitoraggio, lo studio dei casi e anche la prova finale che dovrà dimostrare da parte dello studente una buona capacità di sintesi e di creatività interpretativa dell’economia di oggi.

L’oggetto del corso – rapporto tra economia e psicologia – è di per sé un vastissimo terreno di ricerca, sia sul versante economico che su quello psicologico e riguarda alcuni dei cambiamenti più radicali del mondo di oggi: il rapporto uomo-mondo, la nuova piramide dei bisogni, la resistenza di certe culture ad acquisire il modello economico dominante, la compenetrazione tra ricchezza e povertà, la crescita dell’incertezza, la funzione del capitale intellettuale rispetto al capitale finanziario e a quello produttivo.

SBOCCHI OCCUPAZIONALI

Principali ambiti lavorativi nei quali i laureati in psicoeconomia possono inserirsi sono i seguenti:

• le attività professionali e sperimentali in contesti (banche, borsa, marketing) economici dinamici e complessi connotati da incertezza e rischio, nei quali è richiesta una profonda capacità di analisi, di interpretazione e di decisione in condizioni di razionalità limitata;

• l’attività, anche dirigenziale, nel settore bancario e della finanza (banche, assicurazioni, operatori del mercato finanziario, istituzioni finanziarie internazionali);

• l’attività nei settori economici e dei servizi (del pubblico, del privato e dell’economia sociale);

• i centri studi di banche e società finanziarie e i centri di ricerca di organizzazioni nazionali e internazionali;

• il giornalismo specializzato in campo finanziario.

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