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Riserva 15% dei posti nei concorsi per chi ha svolto servizio civile

Dal decreto PA una riserva di posti del 15% nei concorsi pubblici per chi ha svolto sevizio civile: la novità riguarda anche le scuole, anche se bisognerà verificare in che modo attendendo i prossimi bandi di concorso. Non rientra nella misura il personale ATA per il quale è previsto un percorso di reclutamento tramite graduatoria e non un vero e proprio concorso pubblico.

Il chiarimento a seguito di una domanda posta da una nostra utente, la quale ha chiesto se la riserva riguarderà l’aggiornamento delle graduatorie ATA nel 2024.

Riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici

Dal decreto PA, legge 21 giugno 2023 n. 74, di conversione del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44:

“4. A favore degli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale senza demerito è riservata una quota pari al 15 per cento dei posti nei concorsi per l’assunzione di personale non dirigenziale indetti dalle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dalle aziende speciali e dagli enti di cui al testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, fermi restando i diritti dei soggetti aventi titolo all’assunzione ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68, e tenuto conto dei limiti previsti dall’articolo 5, primo comma, del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e dall’articolo 52, comma 1-bis, del citato decreto legislativo n. 165 del 2001. Se la riserva di cui al primo periodo non può operare integralmente o parzialmente, perché dà luogo a frazioni di posto, tali frazioni si cumulano con le riserve relative ai successivi concorsi per l’assunzione di personale non dirigenziale banditi dalla medesima amministrazione, azienda o ente oppure sono utilizzate nei casi in cui si procede a ulteriori assunzioni attingendo alla graduatoria degli idonei”».

Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300.

Soddisfazione dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che spiega che il provvedimento deve essere visto come un riconoscimento del valore e dell’esperienza acquisita nel dedicarsi alla cura del bene pubblico e sviluppando un senso civico sempre più profondo.

 

Fonte: https://www.orizzontescuola.it/

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